Unghie Incarnite

 
 

Unghie IncarniteL'onicocriptosi, comunemente chiamata unghia incarnita, è una situazione in cui la lamina ungueale tende a penetrare nella pelle lateralmente generando infiammazione, dolore, ascessi e tessuto di granulazione reattivo.
Tale situazione è molto più comune nei giovani adulti (solitamente tra i 15 e i 30 anni) e si verifica ogni qualvolta il letto ungueale risulta troppo piccolo per contenere la lamina ungueale.
Tra le cause più comuni vi è un taglio improprio dell'unghia (o perchè effettuato troppo corto e storto oppure perchè vengono strappate) nel qual caso la ricrescita avviene in modo anomalo e lateralmente ponendo le basi per l'onicocriptosi. Altre cause sono rappresentate da traumi ungueali continui (es. calzature strette) oppure acuti (es. trauma da schiacciamento), dal valgismo, dall'obesità e da erronea conformazione congenita.
Quando il processo diventa inveterato e la situazione diviene critica, l'unica soluzione è l'intervento chirurgico

Esistono molte tecniche utilizzate nella cura dell'unghia incarnita; le più note sono l'avulsione del bordo della placca ungueale, la riduzione del bordo ungueale ipertrofico, l'asportazione parziale o completa della placca ungueale. Sfortunatamente, il tasso di recidive post-operatorie è molto elevato, infatti, a seconda della tecnica utilizzata, si va dal 77 all'86%. Inoltre il post-operatorio è gravato da non pochi problemi quali dolore, difficoltà nelle medicazioni, attesa della ricrescita della lamina ungueale che impiega all'incirca un anno e che spesso, come anzidetto, si incarnisce nuovamente (magari anche da ambedue i lati).

La tecnica attualmente utilizzata dal dott. Malerba consiste nell'onicectomia parziale (viene asportata solo una minima parte dell'unghia) utilizzando la tecnologia laser.

L'intervento, in anestesia locale, consiste in un primo tempo in cui il tessuto di granulazione reattivo viene completamente vaporizzato dal raggio laser e, una volta liberata la lamina ungueale, si effettua un taglio laterale dell'unghia sino alla matrice e che quindi viene asportata.

Successivamente, sempre con il raggio laser, viene vaporizzata la matrice dell'unghia (strato di cellule che genera la lamina ungueale) nell'intento di evitare la ricrescita nel lato incarnito.

La plica ungueale si adatta alla nuova conformazione dell'unghia che così gode di uno spazio più ampio e si evita la recidiva.

Con questa metodica il successo sfiora anche il 90% e la recidiva dipende, quasi sempre, più da fattori locali che non dalla tecnica operatoria.

Questo intervento gode di innumerevoli vantaggi rispetto al tradizionale. Subito dopo l'intervento il disagio è minimo (il dolore è quasi sempre controllato da un antidolorofico che viene fatto assumere preventivamente al paziente) e le medicazioni sono semplici e facilmente eseguibili a domicilio (i mezzi di medicazione, quali garzine e cerotti, non si attaccano alla ferita).

Già dai primi giorni si vedono miglioramenti veloci anche dal punto di vista della guarigione (che avviene pressochè completamente nel giro di una ventina di giorni) e nella maggioranza dei casi non si ha evidenza visiva dell'intervento eseguito già nell'immediato.